lunedì 26 marzo 2018

Boodborne: in giro di notte con lupotti e vicarie lupose - RECENSIONE (onesta)



Per quanto non sembri dal titolo, sono un MEGA fan di Blubbo (o Bloodborne per i fiscali).

Ok, il titolo sa il fatto suo, l'ho già detto: sono un FAN, tanto che l'ho completato diverse volte battendo TUTTI i boss, ma nel contempo, salvo fanboysmi da curva, lo si potrebbe buttare dalla finestra come niente senza avere nemmeno tutti i torti.
Il signor Blubbo ha "l'anima", cosa che personalmente preferisco alla mera cura tecnica non supportata da comparto artistico. 
E Blubbo è proprio questo: trasuda anima, ha un setting inconfondibile ed evocativo, che subito rimanda al fanta-horror-gotico di Lovercraft (che non ha a che fare col mezzo qui sotto, precisiamo).

L'hovercraft.

Tuttavia però, brutalmente parlando diciamolo: pad alla mano sforiamo il "programmato da culo".

Devo dirlo, se non fosse che sono un patito di mostri, darkettonate, sangue'mmerda (senza esagerare, no Tom Six o Edizioni Inkiostro, per intenderci) che, in questo caso, mi hanno incuriosito tanto da costringermi a continuarlo, al terzo "SEI MORTO" l'avrei mollato lì senza vergogna, come è probabilmente successo ai molti che l'hanno comprato prima di me.
Ora quindi, inizierò a dire quelle cose che di sto titolo non vanno (quelle che vanno son già state dette da 3 anni dagli Ualoni in ogni declinazione), per difendere un po' la categoria degli sfiduciati, che sì, magari l'han provato 10 minuti capendoci un'acca, ma magari l'han testato un po' di più capendo che non fa per loro, anche per difetti non dettati dal mero gusto.

- La storia...
E qui già partiamo storti. Qualcuno che compra un "GDR action adventure" (questo è sulla carta, a me sembra più un 'mazzatutti difficilotto) pensa di avere una narrazione di quelle spesse, con tutto ben spiegato, che si possa seguire in modo comprensibile progredendo nell'avventura, fra colpi di scena (qui sono più "colpi di scema") ben congegnati e quegli accorgimenti narrativi che dovrebbero comporre una vicenda raccontabile.
Tutta roba che qui manca.
Come nei Dark Souls ed affini "myazakiani" (eccetto Sekiro, quello è comprensibile), sin dall'inizio tutto è confuso, fumoso. Il tuo personaggio non si sa chi cazzo sia (come al solito gli dai tu il nome, io ho scelto Sbuffolo) a parte che è un cacciatore, o meglio, così diventa in  5 minuti, pare, visto che arriva nella ridente "Gnamgnam City" per farsi curare da una strana malattia non specificata (tanto per cambiare), non certo per mannaiare creature tutta sera... 
Ma così farà, infatti, dopo la "pulita" curetta fattagli da un vecchio bisunto (solo a guardarlo ti prendi tre ebole + uno scolo) -"minchia raga, sto'bbene!"- il nostro viene subito sbranato da un lupo mannaro che passava di lì.

Già finito? Ma no, si risveglia in un posticino interdimensionale dove lo attende un altro vecchio invalido (che poi si rivelerà un "falso invalido" da multare all'istante) e una tizia detta "la Bambola" (un androide femmina, a cavallo fra 1.700 e 800? Ok), che parla come Claudia Koll dopo la santificazione...
No questa non c'entra, lol
Gli vengono consegnate una pistola, una mannaia di proporzioni demenziali (a scelta abbiamo un'ascia più grossa o un bastone da passeggio stranamente piccolo), un cappello da coglione e maschera da ninja, col messaggio: "ammazza tutte le belve", compreso il lupetto di prima.
E così il malaticcio fa, dall'inizio alla fine, senza mai favellare nulla (gli altri parlano, lui\lei no), affettando chi capita per tutta la gotica cittadella molto briti$h, dove non mancano mai: carrozzine vuote (?), statue inquietanti ("AAA cercasi scultore pazzo" sarà stato appeso ovunque), bare in ogni angolo (le pompe funebri avranno lavorato benissimo) e paralitici scorbutici con lo schioppo (tutti uguali, ma ne parleremo dopo).
Statue inquietanti ne abbiamo.
Di spiegazioni su queste stranezze ne abbiamo appunto pochette, e ancora meno ne avremo proseguendo, quando arriveranno info vaganti sulla strana piaga che trasforma i popolani in lupoidi fino a 3 metri d'altezza, sul sangue distillato dei Grandi Esseri (quello che ti hanno infuso all'inizio -minchia zio sto'bbene-), sulla Chiesa della Cura coi suoi esperimenti "allarga testa" dalla dubbia utilità, sui disgraziatissimi Pthumeriani (che SEMBRA si siano beccati tali esperimenti anni prima, diventando "alienini medusiformi"), sulla loro regina non-più-incinta e così via col non capire un bel ciufolo. 
Alla fine, se becchi il terzo finale dopo aver battuto " 'a Presenza", diventi un moscardino pure te e tanti saluti.

No, sul serio, ci può stare che il famoso Sangue Curativo trasformi a lungo andare la gente in cani mannari, infatti gran parte degli abitanti, che di sto sangue hanno fatto incetta per anni, si sono "evoluti" in bifolchi pelosi armati di forcone, accompagnati dai loro fedeli cani da caccia (in poche parole, abbiamo gente che sta mutando in cane, accompagnata a loro volta da cani)...
La situazione, a lungo andare, potrebbe diventare questa.

Quello che non ci sta proprio per niente, invece, sono gli altri fenomeni che si trovano in giro, giustificati da ben pochi motivi di trama, fra i quali abbiamo: uomini "moscardino", uomini insetto, non-morti giganti, rimorti asessuati (oh, non ce l'hanno), ragni ottusi, orchi, streghe, dame fantasma, vampiri, pseudo alieni, un cavallo mutante con la stoffa del poeta (Ludwig) e persino DONNE LUMACA, tutti dentro nel colorito bestiario, ma sì!
Cioè, girano 27 nuove piaghe che non sapevamo? Da dove arrivano ste altre mille tipologie neanche troppo innovative?  Non si sa, qui regnano il "boh" e il "mah" collegati da qualche trafiletto liberamente interpretabile.
Un temibile "uomo moscardino". Occhio che mena, avvisati.
Ma soprattutto, se sti Grandi Esseri da cui tutto parte sembrano degli "onniscenti molluschi giganti", il collegamento coi canidi da dove l'han tirato fuori?
 
Persino le delucidazioni trovate nelle didascalie dei vari oggettini più o meno utili da raccogliere (visto che cutscenes narrative praticamente non ce n'è), sono anch'esse inconcludenti ai massimi livelli, al limite dell'incomprensibile.
Ti abbindolano con paroloni da Divina Commedia che, una volta letti, hai capito meno di prima.
In soldoni, un universo narrativo più fondato su teorie dei fans che hanno ricostruito il ricostruibile (inventandosi anche un po' di cose), piuttosto che da dati di canonicità oggettiva.
Ognuno interpreta come vuole, insomma e, per quanto si dica che è tutto preparato con certosina attenzione dagli arguti sviluppatori, a me sembra più un miscuglio di materiale dark-goth (s)collegato bellamente a caso da sviluppatori alticci.
L'unica certezza è che la Vicarietta Amelia, della quale pure di lei si sa poco e un cazzo, è diventata materiale per magliette...

E che col cadavere "spiaggiato" del Grande Essere Kos (un calamaro formato famiglia), i pescatori ci avranno fatto frittelle per mesi.
Kos, il super-calamaro spiaggiato. Poverino :( 

Qualcuno dirà che è il loro stile dare spiegazioni volutamente finto-ermetiche per favorire il mistero, come del resto capita nei precedenti Dark Souls (i capostipiti, famosi per la "storia-non-storia"). Ed il problema sta anche lì: se la cosa fosse voluta hanno cannato, perchè una storia comprensibile e ben collegata è sempre meglio; se al contrario la cosa non fosse voluta, è ancora più grave perchè dovrebbero procurarsi qualche sceneggiatore non strafatto.


Un tempo c'era Splatterhouse...
Ora c'è Bloodborne, ma lo scopo è lo stesso ed anche i mostri ci assomigliano, l'unica differenza è che il primo è 2D mentre l'altro è 3D. Non ho ben capito in cosa questa specie di "picchia a scorrimento" in salsa pre-vittoriana venga considerato più GDR che action, forse sarà per il potenziamento di armi, magie e personaggio per proseguire, forse. Ma non so.

Di norma, agli hardcoriani di storia e collegamenti fregacazzi, per loro puo anche non esserci.
Infatti il gioco ha fatto parecchio successo anche per via delle manie sadiche tipiche del popolo hardcore, quelli che giocano in single player SOLO se viene proposta una sfida per le loro menti perverse...
Blubbo bisogna dirlo, è una sfida non indifferente, perchè non solo è difficile ma anche, come già detto, certi sistemi son gestiti un po' a culo.
Poi beh, ha fatto successo anche perchè è esclusiva Sony e perchè la From Software fa tanto figo, ma non diciamolo a nessuno.
Per quanto la missione sia semplicemente girare per i particolareggiati posti mazzolando tutti fino ad arrivare al "bossone", la cosa è resa ostica dalla difficoltà parecchio sbilanciata. Sembrerà una barzelletta, ma l'inizio è più difficile della fine (anzi, la fine è a prova di ebete).
Ed il problema è che tutto dipende dal potenziamento che tu dai al cacciatore: più "gemme" raccogli e più potenti diventeranno le armi, più mostri ammazzi e più "punti" (o Echi del Sangue) per potenziarti raccogli, ma attenzione, se vieni 'mazzolato tu, perdi tutto e devi ricominciare finché non riesci ad arrivare vivo al "checkpoint" (o Lanterna del Cacciatore per i nerd) coi punti guadagnati, proprio come nei Dark Souls.
Uno zombie gigante... o un gigante zombie, chi lo sa.

Chiaramente non è facile, perchè bastano 2 colpi del mostro più scemo per morire male ed in ogni caso, anche potenziando minuziosamente vita, resistenza e armi (arcano, tinta del sangue, ecc.ecc. lasciatele pure perdere, tanto le magie non servono a un brazzo), i boss iniziali sono delle discrete "dita ar culo" fatte apposta per farti bestemmiare in ogni lingua immaginabile.
E' giusto scoraggiarsi davanti ad un sistema implementato palesemente male, che ti costringe a fare e rifare la stessa zona a mo' di girone infernale per arrivare "pronto" al grossone di turno.
Ma si sa, per gli hardcoriani -notoriamente masochisti- tutto ciò che da stress ingiustificato è capolavoro.

Il grosso del gioco, da come si può intendere, è basato sul trafiggere e spadare nemici, salvo qualche leva da tirare o portina da aprire rimanendo negli standard più assoluti. Quindi uno pensa che, vista l'evoluzione del genere per evitare il più possibile la ripetitività, ci siano parecchie combo eseguibili, juggle, mosse e mossette stilose.
No.
Senza rivangare la stranezza di picchiare coi tasti dorsali, roba che ad abituarti ci metti una settimana, c'è una combo sola: R1,R1,R1 e così via finchè la barra stamina s'esaurisce, con una variante: L1, per aprire l'arma e richiuderla (la combo si modifica leggermente). E il colpo di pistola, che però non "comba" ed è utile più che altro per una sorta di "mossa stordente" pressoché infattibile (in questo caso chiedete a Sabaku, io mi dissocio).
Picchia, schiva, ricarica la barra, picchia, coi tasti dorsali... Suvvia è poco, oltre che scomodo, se il gioco si fonda sul menare, ci voleva un combat system più vario, mica 2 combette scarse "monotasto".

Nelle situazioni concitate, tipo le boss fights, vi troverete a premere come forsennati lo stesso tasto cercando di togliere più vita possibile in poco tempo, trovare un attimo di tregua appena la stamina finisce, per poi tornare a muso duro a martellare le chiappe del mostrone, in un tripudio di confusione casuale dove si rifà sempre la stessa azione sperando che la "tortura" duri il meno possibile. Stressante.

Ma ci sono le armi, tante: spade, asce, spade asce, spade bastone, spadoni bastonati, un arco (aoh!) ecc.ecc.ecc.
Peccato che come gameplay siano tutte uguali, non hanno combo differenti da una all'altra, al massimo cambiano gittata, velocita e forza in base a quale brandisci, ovviamente, ma in soldoni da usare non differiscono.
E soprattutto, potete fare tutto dall'inizio alla fine con la mannaietta, che è la migliore. Quindi che ci mettono a fare trentordici armi se poi, oltre ad essere tutte simili e poterne potenziare comunque massimo 2 dall'inizio alla fine (le armi non potenziate fate a meno di usarle), la basilarissima mannaietta della copertina se le mangia tutte?
Ah, un consiglio, evitate di farvi il sangue amaro con quello stronzo dell'Orfano di Kos, l'arma tentacolare (attivabile con la runa Orchidea) che rilascia è lenta da fare schifo.
Sarà anche lenta, ma ti trasforma in un mollusco gigante! Sforzi ben ponderati.

Andando avanti, sono palesi dei difetti stilistici che gli fan perdere dei punti pure sotto il profilo grafico, non del tutto entusiasmante già di suo (salvo le architetture).
Adesso, non per fare i putridi, ma le bocche immobili non si vedevano dai tempi della PS1 e qui non si muovono pur essendo 3 generazioni avanti. Parlerete (o meglio, tu no, ma l'interlocutore magicamente risponde) con Alfred il cavaliere, con Simon l'arcere... e le loro bocche saranno immobili, come in Tenchu1.

Retrò è retrò, senza dubbio (volutamente? Dubito).

Lo confermano anche i nemici che si incontrano, non solo mostruosità conclamate ma anche, come già detto, dei popolani "pelosi" in fase pre-trasformazione, tutti uguali a seconda della categoria.
Proprio come negli oldissimi beat 'em ups stile Cadillacs & Dinosaurs, Final Fight, Vendetta ecc.ecc. dove si affrontavano quei teppistini -a volto scoperto- tutti identici per categoria (i magretti in giubbotto, i buzzurri in canottiera, i cicciobomba e così via), che poi uno si chiedeva se fossero cloni o cosa... ecco, qui siamo sullo stesso livello, solo 30 anni dopo circa.

Gli zotici tutti uguali... (qui non si capisce, ma provare per credere)
Abbiamo quindi la categoria dei butteri col forcone (tutti uguali), degli "orchi"(tutti uguali), dei poracci con lo scudino (uguali), dei fucilieri, delle megere (uguali, sì) e soprattutto, dei paralitici con lo schioppo che, a detta loro, dovrebbero cacciare le "belve" ma CE L'HANNO SOLO CON TE, con le belve ci si coalizzano pure.

Vabè, se questi fossero stati solo bestie o semi tali, non si sarebbe lamentato nessuno, così invece vedi proprio degli approssimativi CLONI identici che si ripetono a pochissima distanza. Potevano almeno dargli volti coperti o trasformarli un po' di più, ma no, valli a capire.
Mai vista una città con un così alto tasso di paralitici ("clonati").

E poi sarebbe da sottolineare un'altra approssimazione da due soldi che si nota dopo aver battuto Rom il Ragno Ottuso "Zinghero". Come sa chi c'ha giocato, dopo quel momento la luna diventa rossa, il cielo viola e le ambientazioni, dalla Centrale al Villaggio Invisibile, assumono una particolare luce "serale".
Tutte, in teoria, in pratica non tutte. Se tornerete nei Boschi Proibiti, a Hemwick (dimora delle fighe locali) o a "Old Gnamgnam", lì sarà ancora piena notte, con luna bianca e cielo blu.
Approssimazione mica da ridere, altroché.

Per concludere... Blubbo sarebbe stato "capolavoro" se non fosse stato pervaso dalle minchiate tecniche e stilistiche che lo affossanp un pochino.
In realtà è solo un difficilotto "vai & ammazza" d'atmosfera con l'aria del raccomandato, per hardcoriani compulsivi, finanziato dall'associazione "cardiologi malvagi" per favorire "infarti" al prossimo data la sua innata stronzaggine - sconsigliatissimo dai 40 in su- ...
Lo consiglierei solo se avete una particolare passione per il lugubre e siete disposti a tirare le peggio trivialità senza lanciare il pad, rimettendoci pure la salute per colpa di sviluppatori che chiaramente odiano l'umanità.

Anche se forse, scavando scavando, se pure io -noto scansafatiche anti sfida- sono sottostato a completarmelo più e più volte, incazzandomi per poi riprovare e riprovare, facendoci ora un papirozzo analitico come il più dozzinale redattoruccolo, cercando teorie, spiegazioni e fascinazioni su un prodotto di cui, all'89%, gli stessi creatori avevano le idee poco chiare: un po' capolavoro deve esserlo per forza.



Nessun commento:

Posta un commento